come creare link tracciabili attraverso google analytics di Claudio Lombardi

Percorso di conversione: elenco e tracciamento dei link in ingresso

Scopri le sorgenti che generano le visite al tuo sito web e quali sono le più efficaci per il tuo business.

Social network, market place, e-mail marketing, inbound marketing, e  web advertising si aggiungono al traffico diretto e ai motori di ricerca come fonti di ingresso che possono aiutare il sito ad aumentare le visite e ottenere nuovi contatti e clienti. La pianificazione corretta di un progetto web, deve tenere conto di questi punti di accesso e tracciare il comportamento all’interno del sito, permette di capire quali sono le fonti e le pagine di destinazione che generano maggiori conversioni.

Ti sei già annoiato? Spero di no ma se tieni duro scopri in questo articolo tecnico di media difficoltà alcune informazioni utili per monitorare la tua idea di business sul web.

Analizza e studia le fonti principali

Google analytics è il tool di analisi principale, gratuito o a pagamento nella versione premium, per gestire il flusso degli utenti che dovrebbe essere attivato su qualsiasi sito web (se vuoi sapere come installarlo o verificare se il tuo sito è monitorato contattaci da qui). Una volta eseguito l’access0 nel menu a sinistra è possibile aprire la tab Acquisizione, dove poter visionare i punti di accesso al sito divisi per:

  • Tutto il traffico; da qui scorrendo il menu a discesa e cliccando sulle voci elenacquisizione-google-analyticscate si aprono le seguenti tabelle:

    1. Canali; sono le categorie principali come email, traffico diretto, social, referral
    2. Treemap; genera il grafico diviso per categoria che mette in relazione le fonti e le metriche principali come tempo medio sulla pagina o tasso di conversione generato
    3. Sorgente/mezzo; evidenzia la sorgente principale (ad esempio il social da cui proviene l’accesso al sito come Facebook o Instagram) e il mezzo utilizzato (il post su Facebook per rimandare ancora all’esempio precedente).
    4. Referral; sono i domini che rimandano ai contenuti pubblicati sul sito web e in cui sono inseriti i link che provengono dalla attività di link building. In questa sezione puoi vedere anche quanti visitatori provengono da Facebook, divisi per terminale utilizzato (mobile e desktop) oppure dalla ricerca su Google a seconda del motore prescelto (ad esempio immagini o notizie).
  • Adwords; con l’integrazione Analytics-Adwords (piattaforma pubblicitaria di Google) è possibile visualizzare l’andamento (click sul sito, conversioni) delle campagne sul motore di ricerca principale e su quelli secondari e sui siti partner.
  • Search Console; in questo caso è l’integrazione di Analytics con la piattaforma per webmaster Search Console (ancora in versione Beta), che crea nuovi risultati e permette di analizzare il traffico che viene dai motori di ricerca, suddivisa per termini utilizzati dagli utenti e per posizionamento del sito.
  • Social; qui le fonti social sono analizzate nel dettaglio delle conversioni generate e vengono inserite in un grafico molto utile, che evidenzia il tragitto completo che l’utente compie dal social alla pagina di destinazione per poi (Flusso) ????
  • Campagne; l’ultimo campo, non riportato nell’immagine del paragrafo, registra le campagne attivate a pagamento e non che possono essere attivate per aumentare i visitatori sul sito.

Il controllo delle fonti di accesso attraverso un piano editoriale a 360°, ci permette di prevedere in anticipo da dove arriveranno gli utenti interessati alla promozione di un prodotto, all’iscrizione a un corso, al form per il download dell’ e-book gratuito, alla home page o più semplicemente alla lettura del singolo articolo del blog. Il dato della pubblicità adwords è registrato in automatico quando attivi la relazione descritta prima, per le altre campagne è necessario utilizzare l’url builder di Google il quale, attraverso una stringa di testo che si aggiunge al link, permette di tracciare le fonti interessate.

Strumento di creazione url di Google: come compilarlo

 

Nella prima casella si inserisce l’url della pagina di destinazione che abbiamo prescelto; può essere la home page, una landing page strutturata oppure il link a un articolo.

Successivamente si inseriscono le sorgenti della campagna.
Possono essere:

  • le piattaforme pubblicitarie di Facebook e Twitter ad esempio
  • le pagine e i profili attivati o i singoli post promozionali pubblicati sui principali social network (personalmente uso delle abbreviazioni come FB advertising, FB page, FB group per rappresentare rispettivamente la pubblicità su Facebook, la pagina commerciale e il gruppo sempre su Facebook).

 

Il mezzo della campagna è lo strumento utilizzato per generare il click.
Nelle campagne di web advertising può essere:

  • il cpc o cpm (costo per click o il costo per mille visualizzazioni),
  • il post o lo spazio dove pubblichiamo il link (profilo, informazioni di contatto sulle pagine commerciali e per quanto riguarda facebook anche il link nella call to action della pagina o il link contenuto nelle informazioni generali)

 

Il nome della campagna può racchiudere alcune delle informazioni dei campi precedenti come sorgente e mezzo e personalmente aggiungo, in questo campo, anche la data di inizio del singolo progetto promozionale oppure del post pubblicato per individuare velocemente la fonte del traffico.
Il contenuto della campagna non è un campo obbligatorio, ma serve a differenziare in una singola campagna annunci differenti.

L’utilizzo dell’url builder messo a disposizione da Google permette di individuare accessi anche dalle sorgenti non registrate nativamente dalla piattaforma di analisi del gigante di Mountain View come i link condivisi attraverso Whatsapp o da gestori di mail secondari.

Bit.ly e i servizi che accorciano gli url

La stringa che viene creata cliccando sul pulsante genera url è solitamente molto lunga: utilizzando un servizio di short url online(bit.ly oppure goo.gl di google) puoi ridurlo anche se non risulta brandizzato con il tuo nome di dominio.
Bit.ly e Goo.gl offrono le statistiche dei click sui link come ulteriore conferma ai dati tenuti sotto controllo; inoltre possono essere utilizzati per tracciare i collegamenti a siti di approfondimento contenuti negli articoli del blog e evidenzia ancora di più la fruizione (numero di click/visualizzazioni del link esterno al sito) degli utenti di quanto consigliato.

Queste procedure  ti permettono di verificare la provenienza del traffico sul tuo sito. Ma non tutti i visitatori diventano nuovi contatti o clienti: per questo è importante capire quali referral alimentano il tuo tasso di conversione; il prossimo articolo della serie parlerà proprio di questo argomento ma se sei curioso chiamami al numero indicato oppure scrivimi nei commenti.

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