Piano editoriale per i social

La breve vita di un post sui social network e il calendario editoriale

Non vi preoccupate se un singolo contenuto postato sui social network principali (facebook, google + e twitter) non raggiunge milioni di persone e non coinvolge nessuno dei vostri seguaci; solo Facebook elabora dai 1500 ai 15000 (per chi ha molti amici) contenuti ogni giorno per ognuno di noi restituendocene solo 300 da leggere (voi siete in grado di farlo?). E quanto resiste la nostra storia in cima alle notizie che scorrono come un fiume in piena se non viene fatto rivivere da una qualsiasi ricondivisione? Poco, molto poco. E il numero di pagine pubblicate  e i contributi che ogni giorno vengono versati nei social dirada le possibilità di tirar fuori il più post perfetto.

Quindi rilassiamoci e seguiamo il nostro calendario editoriale fidandoci di alcune semplici regole; di seguito quelle che ritengo più importanti:

  1. Far crescere la nostra fan base con intelligenza contattando tutte le persone che hanno con noi un interesse in comune come fornitori e dipendenti e anche i clienti soddisfatti facendoli diventare ambasciatori del nostro brand; seguendo e condividendo i contenuti prodotti dai blog di settore o di settori affini per inziare una collaborazione sociale e una rete di interesse
  2. Postare con regolarità puntando su contenuti di qualità come notizie e approfondimenti di temi di interesse comune  per diventare almeno su alcuni argomenti un riferimento
  3. Inserire ogni tanto nel piano marketing sui social un’inserzione a pagamento per far riemergere il post brillante, pubblicizzare un evento o la promozione studiata per coinvolgere i nostri amici o follower sfruttando le opzioni di annunci diretti a gruppi di persone ben definiti per età e affinità o per gruppo  come è possibile fare con linkedin.

In questo link alcune spiegazioni di Brian Bolan, leads the Ads Product Marketing team at Facebook, sulla portata organica dei post.

http://www.facebook.com/business/news/Organic-Reach-on-Facebook

Questo altro contributo è l’ultimo sforzo di Guy Kawasaki e Peg Fitzpatrick sulle caratteristiche dei contenuti che dobbiamo condividere sui social

https://hbr.org/2014/12/the-art-of-aggressive-social-sharing

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