Partiamo oggi da una “case history” dove un amico avvocato civilista mi ha chiesto: ma come posso posizionare il mio sito per essere rintracciato da chi cerca una soluzione per le cartelle esattoriali di Equitalia?
Il presupposto principale per il posizionamento di un sito di un professionista è la scrittura di articoli interessanti per gli utenti e per l’algoritmo di Google (e queste caratteristiche si stanno sempre più sovrapponendo vista la capacità di Google di immagazzinare dati sulle esigenze degli utenti che cercano su Big G); il secondo presupposto che dipende dal primo è l’inutilità assoluta delle parole chiave ripetute (a volte senza senso) nel testo e nei vari meta tag.
Così dopo avergli spiegato che oltre a scrivere contenuti deve utilizzare gli account social e il web advertising ho iniziato il percorso classico per la ricerca dei termini principali che in linea di massima l’utente interessato a risolvere i problemi con l’ente riscossore può utilizzare.
In questo percorso vediamo insieme:
- Il primo tool in assoluto per la ricerca delle parole chiave che è Goolge Instant; tra i tanti strumenti offerti dalla piattaforma questo è quello che utilizziamo più spesso e si usa cominciando a digitare i termini che ci interessano e come ci spiega il team di supporto di Big G (leggi qui il resto dell’articolo)
Quando inizi a digitare i termini di ricerca, Google Instant prevede ciò che stai cercando e inizia a mostrare risultati pertinenti. Se non trovi i risultati desiderati, continua a digitare e i risultati verranno aggiornati.
- La differenza tra parole chiave generiche e quelle complesse (concetto della long tail: la coda lunga delle ricerche che sono quelle parole meno usate ma che compessivamente sono più delle generiche)
Iniziando a digitare “cartelle” sulla casella di Google ecco quali sono i suggerimenti di Instant:
solo cartelle si vSi vede come la parola chiave molto generica risulta essere inefficace; proseguiamo digitando “esattoriali” e ecco che il mio amico avvocato comincia ad illuminarsi perché vede la luce.
Cominciano ad apparire informazioni utili per almeno due o tre articoli di approfondimento (le famose info utili per l’utente). Nell’ultima slide invece le famose parole chiave complesse che possono essere utilizzate per contenuti definiti oppure all’interno di un articolo dedicato per fornire indicazioni nel dettaglio.
Ora la domanda. Qual’è l’utente che sarà più interessato a quanto proponete e se intercettato dal vostro sito diventerà più facilmente un contatto interessato o addirittura un cliente? Quello che usa come termine la parola chiave generica Cartelle o quello che digita “Cartelle esattoriali equitalia rottamazione”?